Come si rimedia alla sinusite?
Dopo aver consultato un otorinolaringoiatra che abbia diagnosticato la malattia con certezza, sono possibili alcuni interventi chirurgici. L’intervento solitamente tende ad eliminare le cause della sinusite. È indicato quando ci si ammala con molta facilità con frequenti mal di testa e non si percepiscono bene gli odori. È bene operarsi anche quando dal naso si soffiano catarro denso e muco e quando sono presenti polipi nasali.
Balloon Sinuplasty
Balloon Sinuplasty contro la sinusite cronica Per quanto riguarda la sinusite cronica, la terapia più diretta è quella del Balloon Sinuplasty che consente di evitare l’uso del bisturi e di evitare i tamponi nasali. L’intervento dura circa mezzora e viene eseguito in anestesia locale, in ambulatorio. La tecnica è mutuata dalla cardiochirurgia: come nell’angioplastica in cui un catetere elimina l’ostruzione delle arterie, in questo caso con l’inserimento di un minuscolo palloncino si liberano i polipi nasali dal muco responsabile della sinusite. Nessun taglio, però: il chirurgo introduce nel naso un catetere alla cui estremità viene gonfiato un palloncino che, da sgonfio, Ha le dimensioni di un capello o poco più. In questo modo si produce una dilazione permanente nel foro dii scarico delle secrezione, utile per evitare le recidive.
Il medico procede all’espirazione del catarro infetto nei senni paranasali, poi il palloncino viene sgonfiato e rimosso. Si tratta di una terapia non invasiva che risparmia traumi alla mucosa sauna ed evita rischi a carico di vista o olfatto. Dopo circa un mese è indicata una visita di controllo dallo specialista.
Riduzione dei turbinati
Collegata alla sinusite c’è anche la patologia dei turbinati ingrossati o ipertrofia dei turbinati. Anche in questo caso è possibile un intervento meno invasivo rispetto a quello della chirurgia classica che prevede anestesia generale e tamponi. L’intervento laser in anestesia locale – con l’applicazione di una spray anestetico – dura circa mezzora ed è priva di dolore e sanguinamenti. Con il laser il medico, che opera direttamente in laboratorio, elimina il muco in eccesso responsabile dell’ipertrofia e preserva la membrana sana.
A tre giorni di distanza dal trattamento il volume dei turbinati è mediamente tornato alla modalità. L’intervento è efficace anche ai pazienti allergici ed è ripetibile a distanza di anni senza problemi
Rimozione dei polipi nasali
Una sinusite trascurata spesso e volentieri porta ad una complicanza indesiderata: i polipi nasali. Il polipo è una malattia asintomatica che, di conseguenza, è molto difficile prevenire. La sola terapia farmacologica è nella maggior parte dei casi insufficiente e richiede lunghi periodi di trattamento ininterrotto, con l’insorgenza di effetti collaterali anche gravi.
In caso di grave sindrome da poliposi nasale con insufficienza respiratoria e scomparsa dell’olfatto può essere necessario ricorrere all’intervento chirurgico perché il polipo nasale, se trascurato, tende ad occupare tutto lo spazio a disposizione. I tipi di intervento sono due: la chirurgia endoscopica funzionale e l’intervento ambulatoriale con laser.
La chirurgia endoscopica, chiamata etmoidectomia, si esegue in anestesia generale. Si tratta di un intervento piuttosto invasivo che può comportare la modifica irreversibile dei rapporti anatomici tra naso e seni paranasali. Il paziente rimane ricoverato di solito tre giorni e dopo l’intervento necessita di tamponi.
La polipectomia nasale laser è un intervento ambulatoriale che ha queste caratteristiche: i polipi nasali vengono asportati dalle fosse nasali e dalle regioni accessibili dell’etmoide, lasciando intatte le strutture ossee del paziente. Grazie al fascio di luce il polipo viene coagulato e vaporizzato. Non viene utilizzato il bisturi, quindi il sanguinolento è trascurabile per cui non vengono utilizzati tamponi. Il tutto avviene in anestesia locale. L’intervento avviene in laboratorio e il paziente può tornare subito alla sua vita precedente.